AMMORTIZZATORI FINALI
di Enzo Costa
La crisi impone due nuovi ammortizzatori sociali: 1- Prima della cassa in deroga, la “Messa in proroga”: si va in Chiesa a pregare fino a quando il Governo scaduto non si decide a rifinanziare la cassa in deroga. È un ammortizzatore ecclesiale che introduce una nuova figura lavorativa (non retribuita): il pregante a tempo infinito. 2- Invece dei contratti di solidarietà, i “contatti di ovvietà”: i lavoratori contattano il datore di lavoro e gli dicono: “Scusi la domanda banale: c’è mica lo stipendio?”. Ovvia la risposta: “No”. Repubblica Genova 18/04/2013 tutti i diritti riservati
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