Medito di scrivere una tragicommedia teatrale
autobiografica sugli ostacoli architettonici per un disabile che vuole andare a
teatro. Per esempio alla sala Campana della Tosse (dai pur disponibilissimi
addetti). Ma anche il Duse non scherza. E il resto pure. La mettessero in
scena, rischierei di non poterla vedere. Meglio scrivere una sceneggiatura. Se
poi il film arriva al Cineplex, spero finisca in una sala dalla 1 alla 8. Alla
9 o 10, dovrei vederlo arrembato allo schermo (torcicollo assicurato).
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