FUORI DALL'AULA
di Enzo Costa
Dalle sensazioni, e non dalle motivazioni della sentenza, l’esagitata reazione di condannati e congiunti al processo sulla ‘ndrangheta di Ventimiglia pareva una confessione: l’attonita, virulenta scoperta che il proprio potere non veniva più onorato. L’assoluzione dell’ex sindaco ha fomentato il vittimismo forzista. Portare in udienza le “distrazioni” di un amministratore non giova: “Scullino” suona da diminutivo. Dice da sé di una tendenza a minimizzare cose gravi. Il problema non è penale, ma politico. Repubblica Genova 19/10/2014 tutti i diritti riservati
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