LA SCENA DEL DISASTRO
di Enzo Costa
Teatri e fondazioni liriche che rischiano di chiudere il sipario sono i frutti avvelenati della stagione della “cultura che non si mangia”. Una semina di anni di disprezzo per l’arte e tagli al Fus, un raccolto lo garantisce. Vero, ci sono state anche gestioni scriteriate, spese fuori controllo, ma l’Inimmaginabile al Potere è il primo colpevole, pure dell’indifferenza al disastro. Se ci si mobilita per il Maggio Fiorentino, il Carlo Felice vacilla con il fondale di una città abulica. Manca un giugno genovese di lotta. Repubblica Genova 26/06/2013 tutti i diritti riservati
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