I Lanternini
NON CHIAMARLE, SE PUOI,
EMOZIONI
di Enzo Costa
“Un’emozione indescrivibile”: dal primo ballerino che danza nel Colosseo fino all’ultimo cretino che si bulla su YouTube, non c’è chi non dica di aver provato “un’emozione indescrivibile”. Triste tic lessicale: non solo perché spia di una massificazione che eleva a sublime ogni bradisismo dell’anima. Ma anche per il suo fungere da furbo espediente per l’afasia collettiva: non si sanno più usare le parole? Ecco, all’uopo, l’odiosa formuletta. Meglio, piuttosto, emozionati muti. Oppure soltanto emozioni descrivibili.
Ah sì? ;-P (Repubblica-Il Lavoro 25/06/2008) tutti i diritti riservati |