Non occorre essere politologi (oltre che grafologi) per capire che le firme truccate del Pdl a Savona sono la traduzione calligrafica di un partito partorito sul predellino da un leader truccatissimo. Un partito emanato dal Capo, senza radicamento nel territorio, salvo gli ettari di Palazzo Grazioli, Villa Certosa e altre regge con vulcani finiti. Una promanazione carismatica aliena alle pratiche terra terra delle amministrative. Non occorre essere futurologi per capire che una destra così, anche a Savona, rischia di vincere.