FRAGILI COME L'ACCIAIO
di Enzo Costa
Avevano qualcosa di antico, le immagini di venerdì di Genova bloccata dagli operai dell’llva in spasmodica, nevrotica attesa del decreto del governo: facce segnate dall’esasperazione di uomini segnati da un lavoro letale e vitale, sopportato e ora invocato sotto il cielo livido di una città insieme colpita e unita. Antiche quelle sofferenze ostinate, antico quell’aggrapparsi corale, fragile e forte, all’acciaio. L’idea di conciliare del tutto lavoro e ambiente non è antica: è doverosa, forse immemore, temo pretenziosa. Repubblica Genova 05/12/2012 tutti i diritti riservati
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