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di Enzo Costa
Persone che dal vivo so essere affabili e ragionevoli nel web si deformano, facendo della tastiera un machete virtuale con cui sfregiare il nemico espiatorio di turno, fra i “mi piace” della curva di riferimento. Mutazione antropologica da asocial network che mi intristisce: sia chiaro, non sono per la reticenza e per l’ipocrisia, ma per un’eloquenza che discerne, e per un’ironia pungente, non contundente. Grondare sarcasmi turpiloquianti e apodittici nuoce alle proprie buone ragioni. Per me, la libertà è argomentazione. Repubblica Genova 25/07/2013 tutti i diritti riservati
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