NUDI AL MARKETING
di Enzo Costa
C’è qualcosa di osceno, nelle scene di persone in mutande per garantirsi offerte e omaggi di negozi di abbigliamento richiedenti “solo” quella loro mise. Non certo la semi-nudità dei corpi, la cui imperfezione è più sana delle forme plastificate pubblicitarie. E non mi turba (perché non mi viene) l’idea che quello sia un segno della crisi. Semmai, il contrario: il fatto che si evochi cinicamente il disagio che c’è per spiritosaggini commerciali praticabili solo da chi non se la passa male. Giocare ai poveri è da benestanti. Repubblica Genova 12/01/2014 tutti i diritti riservati
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