A (VENTI)MIGLIA DI DISTANZA
di Enzo Costa
Il fatto che il sindaco di Ventimiglia mi paia in buonafede quando si dice attonito circa la presenza della ‘Ndrangheta nel Comune, mi inquieta: se non la mia ingenuità (che sarebbe di gran lunga il male minore), la cosa attesta l’impreparazione e l’inconsapevole minimizzazione di quella piaga da parte di un amministratore, o – peggio – la pericolosità di un potere criminale insieme pervasivo ed invisibile. Altrimenti dovremmo pensare a carabinieri inclini all’allarmismo: l’ipotesi più improbabile e, forse, più inquietante. Repubblica Genova 07/02/2012 tutti i diritti riservati
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