LE VIE DELLA PUBBLICITA' SONO INFINITE
di Enzo Costa
Cosa diranno i teologi (biografi che si sono montati la testa) della nuova iniziativa degli atei agnostici e razionalisti? Davanti a quel cartellone che assicura tutela a chi non crede, si interrogheranno sul silenzio del Supremo: sarà un segno dell’infinita bontà di Dio (che del resto, in materia di consigli per gli acquisti, già tollera gli insostenibili dialoghi dei coniugi Conad)? Quelli della Teologia della comunicazione pubblicitaria parleranno di silenzio-assenso: “Bene o male non conta, l’importante è che di Dio si parli”. Repubblica Genova 18/09/2013 tutti i diritti riservati
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