Fortunata la città che – in un Paese di grandifratelli alla tivù e sandribondi alla Cultura – premia i Buonavoglia. Notizia buonissima anche perché fonte di conforto: dunque il Grifo d’Oro è un riconoscimento fondato sulla riconoscenza. Quella che si deve a quanti, malgrado l’involuzione al Potere, danno l’anima per dare un’anima culturale ad una comunità: se è sempre meritorio tener deste le intelligenze ed assecondare i talenti, farlo in tempi di istigazione all’oblio ed al vuoto, lo è molto di più.