IN BARBA
di Enzo Costa
Amici progressisti esultano per la vittoria di Conchita Wurst, la drag queen barbuta, all’Eurovision Song Festival. Capisco, con l’aria omofoba che tira (non solo in Russia), che è giusto farlo. Esulto anch’io. Poi guardo il video della canzone di Conchita: per me, musicalmente, è un pezzo reazionario. Lo avrebbe potuto cantare il miglior Mino Reitano, che però aveva più voce. Credo sia giusto giudicare solo il talento. A me piace la suora di The Voice, per come canta. E mi piacerebbe anche se avesse i baffi. Repubblica Genova 17/05/2014 tutti i diritti riservati
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