CHIARISSIMO PRESIDENTE
di
Enzo Costa
Il presidente Cossiga ha chiarito i motivi delle sue continue esternazioni: "E' mio preciso dovere - ha dichiarato - dare voce al popolo, il popolo che io rappresento e che apprezza il mio linguaggio semplice e diretto. La gente è stufa del politichese, di un gergo criptico e allusivo proprio di un Palazzo sempre più distante dal paese reale. Gli italiani amano chi dice pane al pane e vino al vino, ragion per cui amano me, pesce piccolo che nuota stoicamente in un mare popolato da famelici pesci grandi che ben conoscete, poichè basta calare le reti, (ci siamo intesi...) per tirarli a galla e vederli boccheggiare ( voi mi capite...) una volta privati dell'ossigeno marino, sostanza che - si sa - è indispensabile per squali (sapete bene a chi mi riferisco...), cernie (buone, quelle!) e merluzzi ( penso di essere stato chiaro), mentre i delfini (è evidente chi voglio intendere) ne fanno a meno, e questo mi sembra un dato ancora più esplicito: le tartarughe hanno la corazza dura, ma a forza di sbatterla sugli scogli rischiano di ammaccarla (quando ci vuole ci vuole), e a quel punto non rimane che sperare nella bonaccia che porta una calma ristoratrice (non ho peli sulla lingua). Ebbene se così sarà io resterò e gli altri se ne dovranno andare (non è il caso di specificare alcunchè). Quanto ai salmoni (a buon intenditor...) risalgano pure la corrente: prima che il sole tramonti il gallo canterà tre volte, le nubi si diraderanno all'orizzonte e le anatre starnazzeranno a lungo. Però invano (chiaro, no?)". "..come con chi voglio parlare! sa benissimo a chi alludevo! Più chiaro di così? Pronto! Pronto! " da CUORE anno
I, n°24, 15/07/1991 tutti i diritti riservati |
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