Il tempo ritrovato



LA GUERRA CABARET

 di Enzo Costa

 

La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla commentare nei talkshow
Raiset. Eppure è ciò che succede ogni giorno di più: un conflitto drammatico
progressivamente ridotto (eccezioni a parte) a format televisivo, a sit-com
a puntate con tanto di cast fisso. Ecco i personaggi principali.

Lo Stratega Assopito - Strappato alla pennichella (in caso di talkshow
pomeridiano), alla passeggiatina col cane del dopocena (in caso di talkshow
serale) e in ogni caso a un meritato riposo da pensionato dopo una lunga
carriera di esperto di piani bellici, lo Stratega Assopito - collegato dal
suo tinello di guerra - dispensa le sue analisi afasiche e smemorate sul
conflitto tra uno sbadiglio da digestione lenta di coda alla vaccinara
(enforcing burping) e una rappresaglia dell'artrosi che lo perseguita.
Alzando il volume del vostro televisore, sentirete in sottofondo uno strano
rumore simile ad un allarme soffocato: sono le voci di moglie e cocker
coalizzati nel rinfacciargli dal salotto la mancata assunzione del digestivo
Antonetto e la mancata pisciatina ai giardinetti.

Enforcing burping?Tisana blitz!

Il Generale Sull'Attenti - In realtà anche lui, come lo Stratega Assopito di
cui è la variante con stellette, era a riposo, ma la chiamata alle armi
catodiche lo ha destato dall'abbiocco muovendolo - previa spolveratina alla
divisa prelevata dalla soffitta - all'occupazione di una postazione
strategica: la poltrona dello studio televisivo. Da lì non lo schiodano
nemmeno con le cannonate, persino dopo i titoli di coda, quando parte
Marzullo. Così l'indomani ricomincia subito a chiosare movimenti di truppe e
precipitazioni di missili forte della sua specifica competenza: viste l'esperienza
e l'età, sa tutto degli ultimi ritrovati bellici, quelli impiegati nell'infausta
giornata di Caporetto.

"Giù le mani, giovinotto, e si limiti ad indicarmi la postazione!"

Il Plastico - E' il gadget in omaggio col Generale Sull'Attenti, o
viceversa. Variante bellica del modellino della villetta di Cogne, è lo
strumento preferito del MegaConduttore, che - a puro scopo informativo, ci
mancherebbe - non può non disseminarlo di bandierine, soldatini, aeroplanini
e navettine che sposta voluttuosamente qua e là a seconda delle ficcanti
indicazioni degli addetti ai fragori di guerra prima descritti. Un
consiglio: se siete il direttore di un quotidiano di sinistra non
azzardatevi a obiettare in diretta che quel Risiko catodico suona un po'
cinico per le vittime del conflitto in corso: rischiereste di essere
trafitti da una raffica di anatemi e contumelie sparati dal MegaConduttore.
Come il Breil per quella testimonial disinibita, toglietegli tutto ma non il
suo Plastico.

nella confezione è incluso un tampone per impronte digitali

(in caso di partecipazione di Taormina)

L'Analista Americana - Non sono sufficienti la nazionalità statunitense e il
sesso femminile per assurgere al difficile ruolo di commentatrice di guerra
d'oltreoceano della tivù italiana: occorre un curriculum prestigioso, tipo
essere una tropmodel non più in attività ma ancora piacente, o aver ballato
in almeno due edizioni di "Fantastico". E così, reduci da un'intervista
piccante alla "Vita in diretta" o da una paparazzata esclusiva su "Chi", la
starlette da sfilata e la showgirl di "Cicale" ci illuminano sul conflitto
in Iraq, l'Onu, la legalità internazionale, la Storia del ventesimo secolo
visti dall'America (o meglio dalle americane a Roma). Buon per noi che all'epoca
non avevano l'età e non c'era la tivù, sennò chi ci salvava dalla seconda
guerra mondiale commentata in tempo reale su Raiuno dalle gemelle Kessler?

Per sicurezza, anche l'Analista ha portato le impronte

L'Americana E Basta - E' quella che sarebbe pure italiana, ma è un
dettaglio. Non è per la guerra: è in guerra. Contro chiunque non si arruoli
senza se e senza ma nella crociata di Bush: il poveretto viene bombardato di
epiteti, strali, risate sardoniche, smorfie sonore, versacci assortiti,
borborigmi vocali e sbuffi onomatopeici sganciati a tappeto dall'Americana E
Basta. Che dopo aver raso al suolo l'interlocutore, gli rinfaccia alla
memoria di essere antiamericano. Lui, esanime, non può neppure replicare che
un conto è l'America e un conto l'amministrazione Bush. Lei è già passata a
bombardare Chirac, la Francia e i transalpini tutti. Si vede che l'antifrancesismo
è più che lecito.

In effetti la bomba  di cui è armata l'Americana è spaventosa..


Il Sospetto Saddamòfilo - A differenza di tutti gli altri pacifisti e
oppositori del conflitto, è l'unico che - forse per una deformazione
professionale della sua veste talare - tradisce accenti di eccessiva carità
cristiana se non di connivenza col regime di Baghdad. Per questo lo invitano
spesso e volentieri: pittoresco com'è, come bersaglio immobile è
comodissimo. Per di più esibisce uno spiccato accento francese.

"Cos'avrà quello che io non ho! L'accento francese o la carità cristiana?"


Un Ministro A Caso - Immancabile quando si tratta di comunicare la
semi-entrata in guerra dell'Italia, l'espulsione di diplomatici iracheni o
qualsivoglia altra importante decisione politica. Che in quanto tale viene
annunciata da un Ministro A Caso in uno studio televisivo, poco prima della
pubblicità. Poi, finito lo show, va a svagarsi un po' in Parlamento

"..e la prossima mossa sarà espellere Maometto dai libri di testo"

da L'UNITA', 31/03/2003

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 Puntate precedenti

10) La guerra cabaret NEW!

9) L'assassino ha il maggiordomo

8) Figuratevi gli altri

7) Senti chi sparla

6) Detest

5) Incostituzionale la Costituzione

4) entertainment

3) L'uomo flessibile

2) Il Bruco

1) Vai che sei solo !