BONIVER E FRATTINI: DUE VERITA' SU AJAD
di Enzo Costa
Vorrei tanto ricordare male. E invece è proprio così: due settimane fa, a
“Ballarò” su Raitre, ho visto il sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver
dichiarare candidamente (o cinicamente) che il governo non si stava interessando
alla sorte dell’imprenditore italo-iracheno Ayad Anwar Wali rapito a Baghdad. La
trasmissione di Giovanni Floris – in pieno sequestro di Ayad – aveva irradiato
un servizio che raccontava quella drammatica vicenda attraverso una toccante
intervista al fratello della vittima. Al rientro in studio, il conduttore
interpellava la Boniver sull’operato del governo riguardo a quel caso, e il
vice-ministro liquidava la faccenda con poche parole sbrigative, affermando che
- non avendo la cittadinanza italiana - l’ostaggio non rientrava nelle
competenze dell’esecutivo. Il quale era concentrato sul destino delle due
Simone, all’epoca in balìa dei rapitori e quindi non ancora “colpevoli” – per la
destra – di essere sane, salve e sempre pacifiste.
Dichiarazioni
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INDICE:
3) Armi di distrazione di massa (2/1/2004) 2) Dizionario sragionato del 2003 (30/12/2003) 1) Totò, Tanzi e la banda dello scanner (24/12/2003)
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