Eloquente e reticente, l’intervista di domenica di Lucia Annunziata a Carlo Azeglio Ciampi per In mezz’ora su Raitre. Eloquente, perché chiare erano le parole del Presidente emerito sulla crisi finanziaria, la credibilità dei suoi argomenti, la valenza nient’affatto bagaglinesca delle sue rassicurazioni, la sobrietà di toni, espressioni, persino posture, ad incarnare i suoi richiami al rigore: la faccia da non-barzellettiere di Ciampi e la sua storia ne avallavano gli inviti alla responsabilità ed alla collaborazione fra istituzioni. Intervista reticente, perché – proprio rispetto a questi inviti, rivolti da chi per statura umana e politica se li può permettere – mancava un passo indietro, al capitolo della legislatura precedente: l’intervistatrice avrebbe potuto rammentare ai teleutenti, immemori mercé (dis)informazione Raiset, di quando il Senatore a vita Ciampi veniva bersagliato con “buuu” e schiamazzi da stadio perché “reo” di votare la fiducia al governo Prodi. A dileggiare lui (come Scalfaro e la Montalcini) erano i senatori del centrodestra, guidati da Schifani. Quelli che ora, magari anche strumentalizzando i suoi inviti, in nome della responsabilità vorrebbero un’opposizione ubbidiente e muta. Amarcord
L'Unità 15/10/08
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