CHIARI DI LUNEDI'

 

 

 

PASSARE DA ENRICO LETTA A MATTEO RENZI:

 

 

 CERTO CHE PERO'...

 

 

di Enzo Costa

 

 

 

Certo che Letta ha fatto il possibile. Però non ha fatto l’impossibile. Certo che Letta, che è nipote di Gianni, è stato sostenuto al governo da Berlusconi, che lo ha condizionato. Però poi di Berlusconi si è liberato, a dispetto di quanto prevedevano molti, da Grillo al Fatto Quotidiano, e a dispetto di suo zio. Certo che governare con Alfano e Lupi non è di centrosinistra. Però governare con la Kyenge e la Carrozza, forse, sì. Certo che Alfano, dopo il caso Shalabayeva, non si è dimesso, e neppure la Cancellieri dopo il caso Ligresti. Però la Idem sì. Certo che il fatto che l’unica a dimettersi sia stata una brava ministra di centrosinistra, e per una colpa lieve, non è stato confortante. Però che poi si sia dimessa la De Girolamo, sì. Certo che per etichettare il governo Letta la semplificazione da social network aiuta. Però per comprenderlo un po’ più a fondo, no. Certo che Letta non ci ha fatto uscire dalla crisi. Però ha iniziato a non farla aggravare. Certo che non ha rilanciato l’economia. Però non è Mandrake, e nemmeno Otelma, e neppure Casaleggio. Certo che Letta, con gli alleati e i numeri che aveva in Parlamento, cosa avrebbe potuto fare? Però ora Renzi avrà gli stessi alleati e gli stessi numeri. Certo che Letta viene dalla vecchia scuola Dc, e si vede. Però Renzi viene dalla post-Dc, e si vede lo stesso. Certo che, vinte le primarie, Renzi ha impresso un’accelerazione alla riforma elettorale. Però ha impresso anche una scoppola al governo Letta. Certo che serviva un cambiamento radicale. Però, forse, senza cambiare radicalmente il modo con cui ci si proponeva di portarlo. Certo che io, in linea di principio, a un cambio di premier senza passaggio elettorale non sono contrario in assoluto. Però il Renzi delle primarie lo era. Certo che però…

  l'Unità 17/02/14

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