Nel secolo dei Lumi, le buonanime di Diderot e D'Alembert concepirono l'Enciclopedia come raccolta e strumento di conoscenza universale; nell'agosto del 2008, i buontemponi del ramo vendite sfornano enciclopedie a dispense per spacciare nozioncine di nicchia. Più che di nicchia, di bugigattolo. Li avete visti, gli spot sui fascicoli in edicola? Si va dalla preziosa enciclopedia dei richiami per gli uccellini (si spera destinata ad utenti disarmati) a quella sulle perline colorate (non chiedetemi di che si tratta), fino alla geniale enciclopedia sul barbecue (col primo fascicolo, un quarto di fiorentina?). Ma il top della beffa culturale sono quella sui santini da collezione, col gadget dell'immagine commemorativa di Padre Pio, e quella dei rosari dei missionari, di Wojtyla e - ancora - di Padre Pio: fede, superstizione e oscurantismo diffusi in tutte le edicole mediante un'arma dell'Illuminismo: siamo all'eterogenesi dei fini enciclopedici. Enzo Costa
L'immaginetta cult: "Il feroce Sa(la)ntino" da L'Unità 28/08/08
NON C'E' ROSA SENZA ROTONDI In quest'estate televisiva, c'è un'immagine più trascinante degli sprint di Bolt, più intrigante dello spot-tormentone di "Agrodolce", più coinvolgente del "Blob" sul '68. E' una breve sequenza senza sonoro che il Tg3 trasmette spesso, e che io ogni sera attendo con impazienza: vi compare il sornionissimo ministro Rotondi, che – sornionissimamente – dichiara non so cosa (la sequenza, ribadisco, è priva di audio). Probabilmente, la prima volta venne irradiata con la voce del ministro, che magari scandiva una cosa tipo "Berlusconi ha fatto...", oppure "Berlusconi farà..." eccetera. Ma ora parte come corredo visivo di repertorio: ogni volta che il sornionissimo Rotondi dice qualcosa di nuovo, noi rivediamo quel filmato usato. Meravigliosamente bucolico: il sornionissimo ministro blatera muto incastonato fra lussureggianti cespugli di rose (starà dicendo "Berlusconi ha fatto una potatura stupenda"?). Rose che, pur essendo meno sornione, lo battono in espressività. Enzo Costa "Meglio l'harakiri che continuare ad apparire con lui!"
da L'Unità 27/08/08
LA CURA DELLA SCUOLA "Sciamano" è, per me, una parola evocativa: ogni volta che la sento, mi torna in mente il luogo in cui ne scoprii il significato: un ospedale. E, con esso, chi me ne svelò il senso: un insegnante. Le sue brevi lezioni nella camera dove io, bimbo, passavo le lunghe giornate del mio ricovero, erano una boccata d'ossigeno, terapeutica come le cure mediche. Se la scuola, per ogni bambino sanamente bambino, è – anche – una noiosa distrazione dal gioco, per un bimbo imprigionato in ospedale è un confortante segnale di normalità. Gli dice: "continua ad imparare, così tornerai in classe preparato": e per lui il conforto, più che nell'essere preparato, sta nell'idea che, per arrivare in classe, uscirà di lì. Ogni lezione è un annuncio di libertà, perciò resta impressa. Triste, quindi, leggere che il Policlinico di Bari rinunciava ai docenti dei bambini per i tagli di Tremonti (misura annullata solo dopo una pubblica denuncia). Brutto mettere le mani, oltre che nelle tasche dell'Istruzione, nelle speranze dei più piccoli. Enzo Costa
da L'Unità 24/08/08
SANTA SANTANCHE' Ogni fase storica ha la sua forza propulsiva in via di esaurimento: se quella della Rivoluzione d'Ottobre fu decretata da Enrico Berlinguer quasi trent'anni fa, quella del Billionaire l'ha sancita Daniela Santanchè mercoledì scorso. La svolta pauperista della socia in affari abbronzati di Briatore annusa lo spirito dei tempi: "La gente normale (...) ti sputerebbe in faccia" spiega la già candidata Premier della Destra nel suo outing quaresimale su Repubblica. E ad una lettura distratta ti pare che, folgorata sulla via dell'inflazione, la Nostra si accinga a devolvere locale glamour, vip e pseudovip ivi contenuti, motoscafo, Aston Martin e lifting assortiti a operai, precari e pensionati (sotto) al minimo. Poi, capisci: non devolverà un piffero. E' solo che adesso ostentare il lusso non è trendy. Si porta l'austerità. Presto sul nuovo magazine Umility Fair (da lei fondato e diretto) una confessione shock della Santanchè: "Mangio solo aragoste surgelate Findus".
"Quante aragoste desidera, signora?" "Una.."
da L'Unità 23/08/08
DOVE C'E' CALDEROLI C'E' CASA Un
pensiero non mi fa dormire: non ho pagato 6-7 tasse sulla casa. Sì,
perché l'ho visto coi miei occhi (nelle sue tipiche braghe corte da
alpeggio) e l'ho udito coi miei orecchi (nella sua tipica parlata a
capo ciondolante stile "Guardi che qui siamo a milletré!" di Renato
Pozzetto nel "Poeta e il contadino"), quel semplificatore del ministro
Calderoli spiegare così al popolo (padano prima e italiano poi) la
sparata di Bossi sull'Ici: voleva ripristinarla nel senso che intendeva
concentrare in un'unica imposta le "12-13 tasse sulla casa". Sparata
dettata da alte ragioni politiche: l'Ici va abolita per vincere le
elezioni; ma poi, appena vinte, va rimessa. Magari, per l'appunto,
chiarendo che si tratta solo di ridurre ad uno un cumulo di balzelli:
ma quali, di grazia? Passo notti insonni contando e ricontando, ma più
in là di Ici, Imposte catastale e di registro, Tarsu e Tosap, non vado.
Da anni evado il fisco a mia insaputa. Mi affido alla clemenza della
Corte (o ad un condono di Tremonti). Enzo Costa "Siamo sui milletré balzelli, eh!" da L'Unità 22/08/08
GENOVA PER LORO E'
vero, a Genova la destra soffia sul fuoco dell'intolleranza mille: più
che dire no ad una Moschea, lo bercia. Raccoglie firme per una
consultazione, spacciandola quando va bene (di rado) come ascolto degli
abitanti, quando va male (spesso) come mezzo per bloccare il
minacciosissimo pericolo islamico. E' vero, giorni fa a Genova è calato
Borghezio e con lui le tenebre di un razzismo manifestatosi nelle
solite forme padane del dito medio sollevato e dell'ombrello
indirizzato al sindaco. E' vero, da tempo a Genova i virgulti di Forza
Nuova ed un militante di Forza Italia (Luciano Silighini Garagnani)
recitano rosari come anatemi preventivi all'aborrita Moschea. E' vero,
pare (ma non è certo) che gli aggressori genovesi del ragazzo angolano
fossero vicini a Forza Nuova. Ma non è detto che quest'ultimo fattaccio
consegua agli altri: qui non c'entrava la religione, e poi le parole
contro gli stranieri, pur grondanti odio, non generano di per sé
violenza. Ma neppure la scoraggiano. Enzo Costa Deja vu
da L'Unità 21/08/08
TUTTI AI MONTI Chiacchiere vacanziere (oziose come quelle lavorative non ancora sanzionate da Brunetta) conciano per le ferie gli alpinisti della domenica, o in scalata effettiva permanente, bisognosi di soccorsi: "Se la sono cercata! E quanto costa salvarli?". Capita di origliarle, e di trovarle insopportabilmente ciniche, perché non così distanti dai propri cattivi pensieri. Almeno da quello che, al netto del dramma montano di turno, si scaglia sugli escursionisti che partono dicendo addio alla civiltà, e l'indomani, raggiunti dai tiggì, narrano le proprie (dis)avventure selvagge via cellulare: strani naturalisti hi-tech. O dall'allergia ai trendissimi direttori dei soccorsi che in tutte le news ascoltano e confortano il disperso in viva voce e in favore di telecamera: sembra il Grande Fratello d'altura. Pure Messner ha biasimato questa spettacolarizzazione televisiva della montagna. Prima e dopo di gridare "Levissima!".
L'antesignano
da
L'Unità
20/08/2008)
RELATIVITALIA Tre esempi di relativismo (con buona pace del Pontefice). Politico-economico: se governa Prodi, i disperati che frugano nei cassonetti sono colpa di Prodi. Il Tg5 li mostra spesso, come emblema di un costo della vita insostenibile. Se governa Berlusconi, gli stessi hanno la colpa di esistere, e Alemanno li vorrebbe punire. Il Tg5 non li mostra più, e tra un servizio e l'altro sugli italiani in vacanza, svela il rimedio al caro prezzi: i mercatini. Amministrativo-criminale: se sotto elezioni capita un efferato delitto a Roma con Veltroni sindaco, la colpa è di Veltroni e del centrosinistra tutto che non garantisce la sicurezza, e i tiggì non parlano d'altro. Se oggi viene ucciso un trans a Milano, la colpa non è della Moratti e del centrodestra tutto, e i tiggì archiviano presto la notizia. Pallonaro: se agli Europei l'Olanda potrebbe fare un biscotto ai nostri danni (che poi non fa), è scandalo preventivo. Se alle Olimpiadi lo facciamo noi col Camerun, è astuzia tecnico-tattica. Enzo Costa "Tutto è relativo!" da L'Unità 19/08/08 UN BORGHEZIO PICCOLO PICCOLO L’eco
spenta sul nascere degli ultimi gestacci politici di Borghezio lo
conferma: se sono orribili gli italianissimi ombrello e dito medio
sollevato del neurodeputato leghista, lo è altrettanto la nostra
assuefazione ad essi. Che tonifica lui e compagni di padanate: sanno
che possono. Possono, nel caso genovese, vomitare oscenità lessicali e
mimiche su un sindaco, Marta Vincenzi, “reo” di voler promuovere, con
un centro di preghiera comune tra le tre confessioni monoteiste (e
forse, poi, una Moschea), l’integrazione tra culture. Offendono storia
(Genova ha antiche tradizioni di incontro fra i popoli) e civiltà per
alimentare, legittimandoli, ignoranza e bassi istinti xenofobi. Le pose
plastiche di Borghezio magari saranno sbeffeggiate in uno spot di
EgyptAir, ma per noi oramai fanno parte del paesaggio politico come,
una volta, le inquietudini di La Malfa e i silenzi di Berlinguer. Ci
hanno preso per sfinimento. La Commenda (carica di storia) e un comenda (carico di boria)
INFRATTATO AL TG2 Problema: come non far sapere ai teleutenti che il ministro Frattini, in occasione del conflitto tra Russia e Georgia, non ha interrotto le sue vacanze alle Maldive, disertando la riunione a Bruxelles dei ministri degli esteri europei? Soluzione del Tg2 (edizione delle 18,30 del 13 agosto): confezionare un servizio sulla suddetta riunione, con sequenze di fitti conversari tra ministri e intervista al sottosegretario Scotti colà spedito dal nostro governo previo suo scongelamento (fu ibernato sul finire dell’era geologica democristiana). Poi, mentre il testo recita “Il ministro Frattini, con un comunicato…”, irradiare immagini dello stesso ministro deambulante in giacca e cravatta in un tipico ambiente lavorativo. Così parrà che il suo comunicato sia partito dalla capitale belga, e non (come in realtà) da quella del relax da spiaggia. Corredarlo di una sua foto in costumino da bagno sarebbe stato sconveniente. Il tipico ambiente lavorativo del ministro Frattini da L'Unità 15/08/08
LA DIPLOMAZIA DI MARTUFELLO Ma
perché, con l’amico Vladimir, solo una micragnosa telefonata (o due, che siano
state)? Perché, per indurlo a metodi meno ruvidi con la Georgia, non ha
replicato lo spettacolo dell’invito a Villa Certosa? Allora, nell’euforia dell’immediato
dopo-trionfo elettorale, il Trisunto aveva colpito con gli effetti speciali.
Aveva colpito noi, pubblico plaudente, e lui, ospite gaudente, incantati da una
fantasmagoria di numeri strepitosi: le dita posizionate a pistola per
minacciare (ironicamente, ovvio) la cronista russa che faceva domande
pettegole; la sparata sull’Airflot in procinto di salvare Alitalia (la
ricordate? E com’è che nessuno gliela ricorda?); il Bagaglino tutto a dare un
tocco di cultura. Ecco: se ora ripetesse lo show, invece di limitarsi ad alzare
sciattamente la cornetta, magari l’amico Putin si farebbe più docile. Oppure
no: a ripensarci, dello spettacolo sardo il numero della pistola un po’ lo ha
ispirato. "Ecco, amico Vladimir, come si fa!" da L'Unità, 14 Agosto 2008
E
chi li ferma, i sindaci della tolleranza (verso i deboli) sotto zero? Se quello
di Voghera vieta dalle 23 le panchine a più di tre persone (con deroga per le
riserve della Vogherese nei match in notturna?), quello di Cernobbio ha
disposto un’ispezione
sanitaria nelle case dei nuovi sposi (con ddt fornito da Borghezio?), e via
sceriffando. Il sindaco leghista di Novara, che aveva vietato le soste serali
di tre persone nei parchi pubblici (a rischio espulsione quattro pensionati
nottambuli dediti alla briscola en plein air), cosa imporrà coi
superpoteri avuti da Maroni? Che i single procedano su una gamba sola
(passo disincentivante gli scippi)? In zona lo emuleranno: se è padano, il
sindaco di Pombia disporrà il prelievo delle impronte digitali di tigri, leoni
e rimanente fauna extracomunitaria del locale zoo safari. Se è di An, vieterà
al formichiere di frugare nei formicai.
"Mi appello al quinto emendamento!" da L'Unità, 12 Agosto 2008 Tutti i diritti riservati |