FINCANTIERI

 

 

IL CONTROPIEDE DI BURLANDO

 

 

 di Enzo Costa

 

 

 

Ovviamente, la prova inconfutabile del suo essere una mossa vincente si avrà se e quando gioverà alla causa: nel caso in cui, cioè, la scelta di Burlando di rinunciare all’infuocata direzione del Pd per stare vicino ai lavoratori di Fincantieri contribuisca non solo a tenere desta l’attenzione su quella vicenda, ma anche ad innescare un processo che porti a risolverla positivamente. Però è un fatto che i media, parlandone, non possono non parlare di quelle persone che vedono a rischio la loro occupazione, del dramma umano (prima ancora che economico) di capacità, dedizioni, talenti professionali messi a repentaglio dalla crisi dell’economia e di una politica incapace di fronteggiarla. Però è un fatto che sono qui a scrivere del gesto del Presidente della Regione, e sono qui a scriverne anche grazie al modo in cui il Presidente lo ha compiuto: se Burlando avesse disertato il vertice di partito in silenzio, scrivendo riservatamente a Bersani, l’effetto – sulla gente, sull’informazione, sul sistema politico – sarebbe stato ben altro. Assai minore. Dunque, quel gesto giusto, opportuno, saggio, si spera politicamente utile, ha avuto bisogno – al fine di dispiegarsi in tutta la sua efficacia – di una confezione: Burlando, per testimoniare e praticare al meglio la sua attenzione ai problemi concreti delle persone e la sua distanza dai riti autoreferenziali di certa politica, ha reso pubblica, aperta, la sua lettera al segretario. Ha informato i mezzi di comunicazione della sua intenzione di recarsi ai cantieri liguri invece che alla direzione romana. Ha fatto accendere i riflettori sul proprio schivare le telecamere che erano puntate sul duello nazionale Bersani-Veltroni. Intendiamoci: non sto dicendo che la sua sia stata una mossa astuta, se non cinica, per usufruire di una diversa visibilità, alternativa ed esclusiva. Sto dicendo tutt’altra cosa: che quella sua decisione, sacrosanta, nobilmente politica e in quanto tale oggigiorno rara, è stata messa in atto mediante un’adeguata tecnica, che non inficia affatto la bontà e la genuinità del gesto ma – al contrario – lo rende più agevolmente percepibile. È questo, in tempi inevitabilmente mediatici quali quelli che viviamo, ciò che debbono cercare di fare quanti si battono per una politica di sinistra: stare vicini alle persone (non dico “radicati sul territorio” perché oramai l’espressione evoca solo retrivi localismi padani), con l’accortezza di rivolgersi a tutti gli altri, che sono altrove, a casa, in ufficio, collegati ad un televisore, ad un display. Essere sinistra di popolo sapendo che il popolo è tante cose: le tangibili maestranze di un cantiere cui stringere le mani e gli invisibili precari delle chatline, gli anziani e i giovani, l’universo femminile, il lavoro manuale da proteggere e quello intellettuale da non avvilire, i valori ed i talenti, il fare ed il sapere. E sapendo – perciò – che non ci si può avvicinare a questo popolo sterminato, fatto di diverse categorie, generazioni, aspettative, aspirazioni, ed ai suoi problemi concreti, senza pensare di parlargli anche da distante, persino quando si sceglie di andarlo a trovare fisicamente. Il gesto di Burlando, mediaticamente spontaneo, studiatamente diretto, è apprezzabile anche per questo. Ed è popolare, nell’unico senso che questa parola oggi può avere: nella bellissima intervista fattagli sabato in queste pagine da Ava Zunino, il Presidente della Regione parla del riscontro ottenuto dal suo popolo: “Mi sono arrivati almeno cinquanta sms e poi mail, post su Facebook”. Che è un altro modo, popolare, per stringergli la mano.

 

Repubblica Genova 27/09/10

Tutti i diritti riservati 

 

 

HOME

 

INDICE:

 

473) Fincantieri: il contropiede di Burlando NEW

 

472) Dov'è Shukran? NEW

 

471) Smodera i termini

 

470) I have some dreams

 

469) A reticenze unificate

 

468) A tutti i Cota

 

467) Dalle stelle alle stalle

 

466) Giro d'Italia in 38 aforismi

 

465) Salvaschermo d'agosto

 

464) Lo specchio rotto di Arcore

 

463) Il nonno del Sen.Grillo e il III Valico

 

462) Foto di scena

 

461) Dare l'on-line

 

460) L'esegesi del ghepensimista stagionato

 

459) La città dei dritti

 

458) Buon compleanno, Don Gallo!

 

457) Schizofrenico catodico

 

456) Piazza Princesa e la sfida di Don Gallo

 

455) Scosse da orbi

 

454) Le verità sulla manovra e il lavaggio dei cervelli

 

453) Tutti gli stadi di Daniele

 

452) Rime spuntate

 

451) Senza l'onere della bufala

 

450) Puc indolor

 

449) Partita truccata

 

448) E ora: amami, Giulio

 

447) Gli inconsulti attacchi alla Consulta

 

446) Destra con destrezza

 

445) Il devoto manipolato

 

444) Alla ricerca della tv perduta

 

443) Smarriti sacri

 

442) Forza Italietta

 

CLICCA QUI per L'INDICE di tutti i semifreschi

 

 

ShinyStat