I Semifreschi

(Enzo qua e là)

 

 

IO UN MIO LEADER CE L'HO:

 

 

SI CHIAMA FLAVIA

 

 

di Enzo Costa

 

 

 

 

 

 

Benché sprovvisto di una laurea in politologia, mi rendo conto che proporre un segretario alternativo per il Partito Democratico il giorno dopo le primarie, non è idea particolarmente sensata. Ergo, ridimensiono l’impulso primario (in tutti i sensi) limitandomi ad auspicare, per la figura che tra poco indicherò, un ruolo direttivo, un incarico importante, male che vada quello di portavoce. Ciò che conta è che non ci si lasci sfuggire questa persona, che ho avuto la fortuna di ascoltare assistendo martedì 9 ottobre alla rubrica giornalistica “Punto Donna”, in onda alle 12,25 su Raitre. Si parlava, per l’appunto, delle primarie, e in studio c’erano Monica Guerritore e Dacia Maraini, rispettivamente sostenitrici delle candidature di Rosy Bindi e Walter Veltroni. Ma non è di loro che voglio dire, e nemmeno dei tre maggiori candidati, che in altrettante brevi interviste affermavano tesi condivisibili sulla politica, il partito nascente e le donne. Voglio invece segnalare il mio leader potenziale: in una sua apparizione di pochi minuti, ha pronunciato parole efficacissime sulle ragioni della costruzione del Partito Democratico. Lo ha fatto con un linguaggio chiaro ma non semplicistico, toccando temi concreti e popolari ma evitando ogni demagogia, dimostrando consapevolezza della sintesi richiesta dalla tivù senza per questo banalizzare il proprio pensiero, non ammiccando alla telecamera pur avvertendo la sua presenza. E soprattutto, questo mio leader potenziale ha trovato un esempio perfetto per motivare il nuovo partito: ha detto che – rispetto ai temi del welfare, dello stato sociale – nella pratica politica (e si riferiva principalmente alla sua regione, l’Emilia Romagna) già da tempo le esperienze di matrice socialista, che si fondano sulla qualità dei servizi offerti dal sistema pubblico, e quelle di natura cattolico-popolare, più vicine al volontariato ed alla solidarietà, si integrano e collaborano proficuamente. Queste due esperienze già integrate, ha spiegato benissimo il mio leader potenziale, sono una sorta di anticipazione pratica del Partito Democratico, uno stimolo dettato dalla società alla sua nascita. Non poteva dire meglio. Ecco perché mi sembra un leader ideale. Dimenticavo: di cognome, fa Prodi. Di nome, Flavia.  

 

"No, il Segretario è a Roma, se vuole lasciare detto a me.."

 

 da L'Unità, 15 ottobre 2007

 

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INDICE:

 

154) Io un mio leader ce l'ho: si chiama Flavia NEW

 

153) Picconare stanca

 

152) Bua scozzese

 

151) Apocalypse in progress

 

150) Galliani mi perdoni

 

149) Reo confesso -day

 

148) Porno subito

  

147) Per un partito democritico

 

146) Crinaldo

 

145) Elegia del lavavetri

 

144) Quella particolare coincidenza

 

143) Calcio miracolo

 

142) Diario d'agosto

 

141) Chi va piano Valentino

 

140) Che bella RAI3 che non chiude per ferie

 

139) Torna a casa Musso

 

138) G8 "1 a 0"

 

137) Io, Gabriel e il fan(ciullino)

 

136) Sto affresco

 

135) Diaz Irae

 

134) G8 graffiti

 

133) Chiari di luna

 

132) Sorpresa in tv: è tornata l'informazione

 

131) Sceso in piazzetta

 

130) Metterci una piazza

 

129) Esentosse

 

128) L'Onnipotente

 

127) Senza Fine

 

126) Diritto di interessi

 

125) Come non verdetto

 

124) Cellularbitro

 

123) Mistero Oliveri

 

122) Moggi e domani

 

121) Andante Musso

 

120) Conciliato lieto

 

119) Mutu perpetuo

 

118) Burdisso da orbi

 

117) Cavalier pallonaro

 

116) Ma cos'è questa crisi?

 

115) Teletornelli cercasi

 

114) Vieta Antonio!

 

113) I PACS, l'ossessione omosex e l'astuto Vespa

 

112) Fenomeno espanso

 

111) Il masomister

 

110) Prode trainer

 

109) Lo zut zut salvato

 

108) Lega calcio

 

107) Arbitro invenduto?

 

106) Mister cortese

 

105) Gea sbendata

 

104) Caso clinico

 

103) FIFAlien

 

102) Merenguetudine

 

101) L'imperatore del cantiere

 

100) Coming late

 

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