Non si può andare avanti così. Vedi le sparate sulla scuola e su Napolitano: falsità e malignità assortite, seguite da precisazioni aggrappate alla categoria salvifica “fraintendimento”. Variamente declinata, però, dall’interprete di turno: la ministra alla Pubblica Distruzione che chiarisce il concetto scolastico papesco prendendosela con la sinistra; il ministro dell’Interno padano che nega l’attacco al Capo dello Stato italiano chiarendo che “puntiglioso” non è una critica. Una babele di esegesi minimizzatorie da evitare con un rimedio: il ministro al Fraintendimento. L’unico autorizzato a spiegare l’indomani cosa intendesse dire il Premier. Ma chi potrebbe farlo? Un Responsabile affabile? Barbareschi, in poesia? Apicella, in musica? Macché: per ora (e sempre) il solo che può spiegare Lui è Lui: Silvio. Un perfetto ministro al Fraintendimento a (non)interim. (Che Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, Fra' Galdino e puranco le sue noci mi perdonino! Aglaja) l'Unità 06/03/11 Tutti i diritti riservati |