CHIARI DI LUNEDI'
PICCOLI SEGNALI DI PROGRESSO
GLI ARMATI NON SONO PIU' BERGAMASCHI
di Enzo Costa
Non è vero che si va politicamente di male in peggio, che siamo alla replica farsesca di più o meno recenti tragedie: malgrado tutto (berlusconidi che ricattano, democratici che si spaccano), qualche indizio di progresso si coglie. Prendiamo Grillo: uscendo dall’incontro con Napolitano, ha detto che lui funge da argine rispetto a gente pronta a prendere bastoni e fucili. Sono, più o meno, le stesse parole, la stessa evocazione “preoccupata” di rivolte manesche e armate alle porte, del tipico repertorio del miglior Bossi. Parole, però, prive di qualsivoglia connotato etnico: non c’è traccia dei 300.000 bergamaschi istigati e sedati dal Senatur. I violenti latenti di Grillo non danno del terrone a nessuno: volete mettere il progresso? Ribadito da un altro elemento: il non-Leader a 5 Stelle, prima della diligente lettura del comunicato sull’incontro col Presidente, ha improvvisato un rammarico politico: era stato ricevuto, ahilui, in una sala sprovvista di wi-fi. Amara denuncia, certo, ma denotante la scintillante postmodernità del denunciante, che risalta provando a immaginare, retrospettivamente, improbabili scenari simili: ce lo vedete De Gasperi che esce da un colloquio al Quirinale lagnandosi del fatto che si fosse tenuto in una saletta priva di telegrafo? O Berlinguer che si strugge perché Pertini l’aveva ricevuto in una stanza senza cabina con telefono a gettone? E ancora: Grillo ha additato schifato l’oscenità del Porcellum, invocando, in vista del voto da lui caldeggiato, una nuova legge elettorale. Prima delle ultime elezioni, avvisava ringhiante che cambiare il Porcellum a ridosso del voto sarebbe stato un gravissimo vulnus alle regole. Però adesso non ha detto che il se stesso pro-Porcellum di pochi mesi fa era un cadavere putrefatto: è o non è un progresso? l'Unità 15/07/13 Tutti i diritti riservati |