FORNIRE METAFORE A GRILLO

 

 

 E' IL MESTIERE DEL FUTURO

 

 

di Enzo Costa

 

 

 

Penso che ci sia un mestiere potenziale, una professione virtuale (nel senso del web e non solo), una specializzazione ideale per questi tempi 2.0: il fornitore di metafore a cinque stelle. Potrebbe essere il lavoro del futuro, anzi, del presente, della diretta streaming, in grado come è di offrire opportunità a quanti abbiano la voglia e il talento per coglierle. Già, perché lo spazio di mercato è grande, immenso, sterminato: il fornitore di metafore a cinque stelle deve avere solo l’accortezza minima di non occupare l’area delle metafore già in uso. E si tratta, quasi superfluo specificarlo, di un’area ridottissima: ricopre un esiguo comparto di stampo domiciliare (“Tutti a casa!”), per di più sfruttato in modo serial-fordista, all’insegna di una produzione standard, iterativa, priva di creatività ed innovazione, produzione che - senza alcuna attenzione ai finimenti – prende gli utenti per sfinimento (“Tutti a casa!”, “Tutti a casa!”, “Tutti a casa!”). Il resto del minuscolo settore di attività è, altrettanto ovviamente, quello della metafora mortuaria: “Siete tutti morti!”, “Cadaveri putrefatti!”, “Zombie!”, “Dead men walking!” (produzione, quest’ultima, di nicchia, per rari utenti anglofoni), e via sfornando pedissequamente le solite, identiche, noiosissime raffigurazioni obitoriali che, pur avendo fidelizzato una limitata quota di target abitudinario, bisognoso (per una sua limitatezza mentale con inclinazioni sepolcrali) di sentirsi ripetere a ciclo continuo un limitato rosario di immaginette macabre, stanno ormai configurando una sorta di macabra ironia della sorte: nel loro essere mortalmente scandite e ri-scandite all’infinito dal non- Leader e dai devoti sottoposti, tali trite metafore funebri suonano logore, consunte, marce, decomposte. Paiono come feralmente esalate dalla esausta bocca circondata da baffi e barbetta del non più giovane Necrologo, così come dai cavi orali dei suoi più o meno imberbi discepoli, tutti quanti, atroce paradosso metaforico-mortuario, linguisticamente rigidi, fissi, stecchiti come salme nel loro asfittico scandire quegli eterni ritornelli cimiteriali. Che, per di più, a fronte del non perire affatto delle “vittime” metaforizzate, ritornano loro in bocca con un retrogusto avariato. Ed eccolo, quindi, l’immenso spazio di mercato che si prospetta per un volenteroso fornitore di metafore a cinque stelle: per quanto, va detto, il concetto di base da divulgare sia rozzo, primitivo, basico, così sintetizzabile: “Noi siamo gli unici validi, tutti voi invece fatte schifo”, ebbene, dicevo, per una simile “idea”, pur primordiale, esiste un mare aperto, un oceano sconfinato (tanto per usare un paio di facili metafore acquatiche) di metafore non-mortuarie. Da quelle botaniche (“Siete mimose appassite!”) a quelle automobilistiche (“Avete fuso il motore!”), da quelle meteorologiche (“Grandinate decreti!”) a quelle micologiche (“Siete amanite falloidi!”): sono solo piccoli esempi e, lo ammetto, anche piuttosto banali. Ma non quanto, converrete con me, la solita solfa delle metafore ferali a cinque stelle. Dunque, fatevi sotto, aguzzate la creatività lessicale e proponete al non-Leader e ai suoi devoti sottoposti le metafore più originali e, soprattutto, vitali. Fatelo al più presto, mi raccomando, prima che non-Leader e devoti sottoposti, a furia di auto-esiziali metafore mortuarie, passino a miglior vita non-politica.

  l'Unità 09/02/14

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