CHIARI DI LUNEDI'

 

 

 

QUANDO (NON) C'ERA LUI:

 

 

 RICORDI DI DUE SEGUACI DEL (NON) LEADER

 

 

di Enzo Costa

 

 

 

Siamo ancora qui, noi, a ricordare l’intervista di Berlinguer sulla questione morale, il suo strappo da Mosca, l’eurocomunismo, la svolta sulla Nato, il compromesso storico, eccetera: idee, formule, proposte che variavano non solo con gli anni ma con i problemi, gli interlocutori, il quadro politico, grazie alla duttilità di un leader capace di modulare la sua visione alle contingenze del momento. Saranno da qualche parte, fra 30 anni, due elettori dei 5 Stelle, a rievocare con la garbata vaghezza della memoria (che cancellerà piccole scurrilità) le parole dell’amato Grillo: “Ma ti ricordi cosa disse nel non-comizio di piazza San Giovanni del febbraio 2013?” “Memorabile: ‘Tutti a casa!’ ”. E dopo il voto, la sua proposta agli altri partiti scelti dal 75% dei votanti?” “Mitico: ‘Tutti a casa!’ ”. “E dopo le consultazioni di Napolitano?” “Da brividi: ‘Tutti a casa!’ ”. “Gli otto punti di Bersani?” “Tutti a casa!”. “L’appello degli intellettuali?” “Tutti a casa!”. “La lettera di Celentano?” “Tutti a casa!”. “I saggi di Napolitano?” “Sconfessò Crimi e intimò: ‘Tutti a casa!’ ”. “Il governo Letta?” “Caricò e sparò: ‘Tutti a casa!’ ”. Il flop alle amministrative? “Negò il flop e tuonò: ‘Tutti a casa!’ ”. “E quando si tornò a votare?” “Sibilò: ‘Tutti a casa!’ ”. “Lo slogan elettorale?” “Lo sfornò dopo una corsetta in spiaggia con Paolo Belli (Stefano Benni aveva un impegno): ‘Tutti a casa!’ ”. “Il MoVimento sceso al 14%?” “Si consultò col professor Zecchi (Becchi era irreperibile) e urlò: ‘Tutti a casa e Rodotà all’ospizio!’ ” (lieve variante, nda). “L’appello di Giacobbo?” “Tutti a casa!”. “La lettera dei Righeira?” “Tutti a casa!”. “Che parole fresche, innovative, lungimiranti!” “Già: poi il Paese andò allo sfascio e Beppe andò in una delle sue case: ne aveva tante!”.

  l'Unità 03/06/13

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717) Quel voto per il colle, il popolo della sinistra tra web e Grillo NEW

716) Quel fascino sottile del format chiamato Giuliano Ferrara

715) Signori, non resta che prenderne atto: si vede che è normale

714) (Cir)convenzione di media incapaci: Papi era su Scherzi a Parte

713) Quella scala che si arrampica su un vuoto ha aperto il cuore di una città

712) Quella moda di saltar giu' dal carro dello sconfitto

711) Sconsoliamoci: obiettivamente ci poteva andare peggio

710) Tutto vero (o quasi): le nuove correnti del Pd

709) 25 Aprile, i qualunquisti e il partigiano Chiesa

708) Quel pasticciaccio brutto su Marini vent'anni dopo

707) Un sintetico compendio di quanto doveva fare Bersani

706) Di questo triste (s)passo: cos'altro ancora può succedere?

705) Dal pentagramma al pentastellato e (avvilito) ritorno

704) Rinnovamento: non state a guardare il capello, ma la barba (di Grillo)

703) Del concetto giuridico-politico-filosofico di giustizia ad orologeria

702) Scusate, ma I have a dream: tutto il potere a Grillo

701) L'Italia stregata da un nuovo mito: il semplificatore integrale

700) Post elezioni: del senno di poi son piene le fosse (mediatiche)

699) Una campagna elettorale giocata fino al fondo del fondo

698) Lettera aperta a Dario Fo su Beppe Grillo e il partigiano Chiesa

697) Ai troppi italiani smemorati qualcuno dica ciò che ha fatto davvero Silvio

696) Se Cassano scende in campo e fa bella politica

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694) Un La Russa all'ennesima tracotanza: c'è da preoccuparsi?

693) Eppure si ricandidano a governare: le bufale dei berlusconidi

692) Un tipo emergente: l'indefesso celebrante il Papi debordante

691) La "nuova" alleanza con Silvio: ma per fortuna che c'è Roberto

690) Sintetica fenomenologia del candidato sghignazzante a 5 Stelle

689) Breve esegesi inconcludente di Mario Monti mutante

 

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