Il popolo della rete ha detto che non gli piace: il benefit di cui godete; nei tribunali aver la croce; qualsiasi vivisezione; la caccia ed anche la corrida che invece piacciono a Simone (sul web lui osa, azzarda e sfida); la sempre più odiosa Casta e ora pure chi la schifa perché, a un certo punto, basta! il popolo on-line si stufa! Il gruppo “Morte agli ebrei” ha già undicimila iscritti e il controgruppo “Morte a voi” seicento solo, mentre tutti i telegiornali il fatto han deplorato e così sono giunti a millecentootto gli iscritti a “Morte ai tiggì”. Per abrogar la Chiesa è Gino, malgrado sia un sacerdote, raccolto ha trenta firme Pino per fare santo suo nipote che in rete, da un bel po’, propone di liberare i canarini ma poi, con il nickname Simone, li vuol riempire di pallini. È prodigioso, una malia: un clic e hai l’impressione che, se non la democrazia, sia almeno partecipazione tant’è che se ti sembra troppo il peso dato a tutto ciò tu puoi fondare il social gruppo “Che non si esageri, però!”. Si socializza da distante se generosi si finanzia si giudica e specialmente se si è in parecchi si sentenzia. L’indifferenza, è vero, è peggio ma a ben sentire a volte dà un brivido, più del dileggio, l’addio alla complessità: vertiginoso quanto mai da solo o in gruppo affiatato col mouse, col tablet, col wifi semplificare il complicato: è questa qui la vera essenza di quanto fa la ggente in rete (sommaria questa mia sentenza difatti on-line la troverete). ENZO COSTA 07/02/12 Tutti i diritti riservati |