CHIARI DI LUNEDI'
DEL CONCETTO GIURIDICO-POLITICO-FILOSOFICO
DI GIUSTIZIA AD OROLOGERIA
di Enzo Costa
Con gli anni, la rinomata scuola dei giureconsulti azzurri ha definito il concetto di “Giustizia a orologeria”. Giustizia a orologeria è: quando Berlusconi è capo del governo e riceve un avviso di garanzia durante un summit internazionale a Napoli; quando Berlusconi è capo del governo e riceve un avviso di garanzia senza che ci sia alcun summit internazionale a Napoli, e neppure nazionale a Roma, e nemmeno bungabunghesco ad Arcore; quando Berlusconi è capo del governo e viene rinviato a giudizio, o invitato a deporre in un processo in cui è imputato, o sottoposto a sentenza; quando Berlusconi non è capo del governo ma leader dell’opposizione, e riceve un avviso di garanzia, o viene rinviato a giudizio, o invitato a deporre, o sottoposto a sentenza; quando Berlusconi, pensando alla Giustizia, guarda l’orologio; quando Berlusconi riceve una comunicazione giudiziaria mentre sostiene un governo tecnico, mentre sostiene che è una bella giornata, mentre sostiene che mai e poi mai acquisterà Balotelli; quando Berlusconi viene invitato a deporre, o vede proseguire un processo che lo riguarda durante la campagna elettorale, malgrado le richieste dei suoi avvocati di rinviare il tutto a dopo la campagna elettorale; quando Berlusconi viene invitato a deporre, o vede proseguire o arrivare a sentenza di condanna un processo che lo riguarda, il tutto – in accoglimento della richiesta formulata dai suoi avvocati durante la campagna elettorale - dopo la campagna elettorale; quando Berlusconi…(aggiungere una cosa a caso); quando Berlusconi soffre di uveite; quando Berlusconi non soffre più di uveite, ma i medici del San Raffaele, pur moderatamente ottimisti, non escludono del tutto una ricaduta; quando Berlusconi e sottoposti dicono che è Giustizia a orologeria. l'Unità 18/03/13 Tutti i diritti riservati |