Breve introduzione: la prima
versione del pezzo che state per leggere, intitolato “Non sono un razzista”,
uscì sul settimanale satirico Cuore nel 1991. Ve lo ripropongo adesso con
qualche variante ed alcuni aggiornamenti: dopo diciassette anni, e visti i
tristi tempi politici e sociali, mi sembra di straordinaria attualità. E.C. NON SONO UN
RAZZISTA (1991-2008) Non sono un razzista, ma alle mie
tradizioni ci tengo. Non sono un razzista, ma al mio folklore ci tengo. Non
sono un razzista, ma gli hamburger il pollo fritto e la Coca Cola fanno parte
del mio patrimonio culturale, i vu' cumprà no. Non sono un razzista, ma
non siamo pronti a ricevere tutti 'sti immigrati. Non sono razzista, ma ci
mancano le strutture. Non sono un razzista, ma ci mancano i posti di
accoglienza. Non sono un razzista, ma ci mancano gli spazi. Non sono un
razzista, ma ci mancavano i negri. Non sono un razzista, ma se ne stiano a
casa loro. Non sono un razzista, ma rubano il lavoro ai miei figli. Non sono un
razzista, ma rubano il posteggio ai miei figli. Non sono un razzista, ma se
sono cannibali dopo averli derubati, se li mangiano pure. Non sono un razzista,
ma se sono negri qualcosa devono averlo fatto. Non sono un razzista, ma se poi
loro sono infettivi? Non sono un razzista, ma se poi loro spacciano la droga?
Non sono un razzista, ma è meglio se la spacciano i bianchi. Non sono un
razzista, ma loro fanno concorrenza sleale. Non sono un razzista, ma non è
giusto diventare miliardari vendendo accendini senza licenza. Non sono un
razzista, ma invece di farli venire qua aiutiamo i loro paesi d'origine.
Non sono un razzista, ma con la frase di prima mi sono messo la coscienza a
posto. Non sono un razzista, ma loro la coscienza ce l'hanno? Non sono un
razzista, ma non bisogna fare della demagogia. Non sono un razzista, ma Hitler,
per esempio, demagogia non ne faceva. Non sono un razzista, ma sono per la
sicurezza: scippato o investito va bene, però almeno nella mia lingua. Non sono
un razzista, ma sono per la reciprocità: se aprono una Moschea da noi, apriamo
un Billionaire da loro. Non sono un razzista, ma sono per gli antichi valori
italici: basta con gli stupri praticati da stranieri fuori dalle sane,
confortevoli pareti domestiche. Non sono un razzista, ma preferisco le belle,
sane famiglie italiane. Non sono un razzista, ma la mia bella, sana famiglia
italiana si regge su una badante filippina. Non sono un razzista, ma sono
contro gli integralisti, che Dio li fulmini, o che Bush li bombardi, loro e
chiunque gli somigli, così si esporta la democrazia e il Vangelo. Non sono un
razzista, ma bisogna difendere le nostre radici cristiane, che Gesù è l’unico
figlio del Dio Po, e gli altri son tutti negher. Non sono un razzista, ma gli
zingari rubano i bambini, che loro ne hanno pochi, che l’ha detto lo stesso
telegiornale che l’aveva già detto un’altra volta che poi non era vero, ma
stavolta sarà vero. Non sono un razzista, ma quel bambino di Parma – se non lo
rubava un italiano – prima o poi lo faceva uno zingaro. Non sono un razzista,
ma i clandestini mettiamoli in galera, che prima di scappare per fame e guerra
dal proprio paese bisogna fare domanda in carta da bollo. Non sono un razzista,
ma basta con le persone abusive: per la mia veranda abusiva, invece, spero
tanto in un bel condono.
Ieri e oggi
da L'Unità 31 Maggio 2008
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