“Scappo, sto combinando un matrimonio tra Noemi e quell’avvocato inglese, come si chiama? Mills, e porto in dono l’offerta di un viaggio di nozze su un aereo di Stato, naturalmente a gratis!”: dell’ultima variante pre-barese nel repertorio di sarcasmi da caserma del Premier, non colpiva il preteso meccanismo comico basato sull’iperbole (in realtà, visti i fatti accertati, ben poco iperbolica), sulla manipolazione a fini di spiritosaggine di persone più deboli o meno potenti di cui già si dispone nella vita reale, sull’esibita non conoscenza dell’identità di un individuo conosciuto (espediente umoristico, quello dell’alterazione o della mancata memorizzazione di un nome, passato dalle altezze di Totò alle bassezze di Fede & Capo). Non colpivano le crasse risate della platea di Confartigianato (ordinario servilismo corporativo). Colpiva il sorrisetto divertito di Francesco Giorgino del Tg1 alla fine del servizio: perfetta sintesi espressiva di un servizio pubblico al servizio di Papi.
Il dramma di Giorgino
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