E dunque ci sono sondaggi che danno il centrosinistra davanti alla destra. Sondaggi, per carità, materia esoterica, fatta della stessa sostanza degli incubi (“Quando le crisi sono profonde scoppiano le rivoluzioni; quando sono irreversibili, fioriscono i sondaggi”, recita l’aforisma di un umorista che non nomino per falsa modestia). E però, di sondaggi si nutre la comunicazione, specie nella sua forma più martellante chiamata “politica”. Meglio, chiamata “destra berlusconiana”, che sui sondaggi veri o presunti fonda e alimenta il proprio mito. Nella campagna elettorale del 2008 la scansione costante di sondaggi favorevoli a Silvio innervò l’apposito Porta a Porta, a mo’ di profezia destinata ad autoavverarsi. Cose da berlusconidi. Figuriamoci se ora il centrosinistra inizia a ripetere ossessivamente in tv di essere in vantaggio. Sono astuzie deleterie, che al più aiuterebbero a vincere.
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