“Ma è normale, appunto, che un assessore e un esponente di primo piano vada in giro con la segretaria-amante, la ospiti negli alberghi pagati dalla regione, e poi, quando la scarica, la cancelli e la degradi con una logica usa e getta, sino a spedirla in una specie di call-center? Ed è normale che non appena la vicenda esplode in campagna elettorale, il futuro sindaco faccia spallucce? (…) Cosa avrà detto Delbono a Prodi, Bersani ed Errani? Gli avrà spiegato la verità? E i suoi interlocutori, prima che venisse fuori, erano al corrente della storia? E se non lo erano perché poi non hanno dubitato di lui?”. La logica ferrea e stringente di questo editoriale di Marcello Sorgi, uscito il 26 gennaio sulla Stampa, fa pensare a molte cose: innanzitutto a come la questione amorale, se non immorale, infetti anche la sinistra. Poi, a come quasi sempre la sinistra infettata, a differenza della destra, non neghi la patologia ma tenti una terapia d’urto a base di dimissioni rapide. Infine, ad una meno dibattuta ma parimenti diffusa patologia pubblica: lo strabismo degli opinionisti terzisti. Sorgi è uno dei giornalisti presenti nei Porta a Porta ospitanti Papi. Non mi pare che in quelle occasioni abbia mai interrotto il monologo-stampa del Cavaliere con un j’accuse del tipo: “Ma è normale che un Premier come Lei, salvatosi in alcuni processi grazie a leggi ad personam, si faccia scarrozzare a domicilio, a volte anche mediante voli di Stato, stuoli di veline ed escort fornite da un presunto pusher corruttore di assessori, per offrire ad alcune di loro, pare in cambio di servigi sessuali, candidature per le elezioni, una delle quali nella lista locale di un Suo ministro rinviato a giudizio ma non dimessosi? Ed è normale che non appena la vicenda esplode, Lei non risponda, racconti bugie, minacci ritorsioni giudiziarie sulla Sua conquista a pagamento candidata nella lista del Suo ministro, guardandosi bene dal dimettersi? E i Suoi deputati e ministri, prima che venissero fuori, erano al corrente di queste storie? E se non lo erano, perché poi hanno continuato a difenderLa, ed uno di loro, che è anche spericolatamente Suo legale, ha pensato di soccorrerLa definendoLa ‘utilizzatore finale’?”. Magari Sorgi non l’ha detto perché non ne ha avuto l’occasione: non escludo che le sue comparsate semisilenti nei Porta a Porta con i soliloqui di Silvio fossero precedenti all’affaire Tarantini. Non interrompeva Berlusconi su altre questioni. Ma la prima volta che sarà ospite di Vespa insieme al Premier, lo incalzerà come sopra, come fosse Delbono. Vero? Eppure nel salotto di Vespa a Berlusconi si fanno le pulci! l'Unità 03/02/10 Tutti i diritti riservati |