"STAFFETTA SPETTACOLARE"
O MINISTRO RISCALDATO?
di Enzo Costa
“Una staffetta spettacolare”: eccola, la definizione, servita giovedì sera ai teleutenti dall’abile Bruno Vespa, del pasticciaccio brutto Siniscalco-Tremonti. Il “Porta a Porta” rimodellato in tutta fretta sull’ennesimo disastro governativo si apriva con una rassicurante formuletta, frutto – immagino – di un lungo e faticoso scervellarsi del conduttore: come diavolo definire le clamorose e drammatiche dimissioni date dal ministro dell’Economia a pochi giorni dalla presentazione di un’ancora invisibile legge Finanziaria e a ridosso di un importantissimo vertice finanziario internazionale, dimissioni dovute all’ostinato restare in sella del Governatore della Banca d’Italia e a gravi divergenze sulla Finanziaria con i partiti della maggioranza, e seguite dalla grottesca sostituzione del ministro dimissionario con il suo dimissionato predecessore, già defenestrato dai partiti che ora ne appoggiano l’incredibile rentrée, mentre il Governatore non si schioda, alla faccia dell’ostilità del ri-ministro e del tardivo abbandono del Premier? Così: “Una staffetta spettacolare”. Un tragicomico cataclisma politico, economico, umano, partitico e di immagine; uno spaventoso cumulo di problemi, lacerazioni, ritardi, contraddizioni e colpi mortali alla credibilità del paese; una terrificante sequela di offese alla logica e alla memoria della politica, culminata con l’assurdo ritorno di un ministro a suo tempo cacciato con tutti i disonori: tutto questo, abilmente riassunto dall’abile Vespa con la succitata, accattivante formuletta: “Una staffetta spettacolare”. Dove il sostantivo evocava atletiche e sinergiche prodezze, e l’aggettivo comunicava irresistibili seduzioni sensoriali. Siniscalco e Tremonti come Carl Lewis che passa il testimone a Pietro Mennea: affascinante spettacolo sportivo da fantascienza. Di lì a poco – è vero – andava in onda un asettico ma non reticente servizio su tutta la sciagurata vicenda (debitamente bilanciato dalle parole tranquillizzanti se non trionfanti pronunciate al telefono dal capo del governo): ma nelle orecchie e nella mente dei teleutenti restava quella simpaticissima definizione: “Una staffetta spettacolare”. Così come, a suo tempo, rimase quella risuonata nel “Porta a Porta” di fine 2001, confezionato per eufemizzare accortamente il desolato tirarsi fuori dal governo del ministro Ruggiero: “Un divorzio consensuale”. Bruno Vespa, o dell’arte della minimizzazione. Se putacaso da qui a qualche giorno il governo sfiora la crisi a seguito di una rissa non solo verbale tra Calderoli e Follini, già mi immagino l’efficacissima didascalia che uscirà dalla bocca dell’inarrivabile conduttore di “Porta a Porta”: “Un incontro mirabolante”. Senza specificare in quanti round.
Berlusconi sagace mediatore tra Calderoli (a sx) e Follini (a dx) .
Sullo sfondo, prosegue il dibattito nella Casa delle Libertà. da L'Unità 24/09/2005 Tutti i diritti riservati |