CHIARI DI LUNEDI'
L'ULTIMA UTOPIA: LA SVOLTA
EDUCATA E SFUMATA DI BEPPE GRILLO
di Enzo Costa
Ma ci pensate all’impatto che avrebbe una svolta educata di Grillo? Per dire, il primo “Carezze day”. Un tour né politico né antipolitico, ma prepolitico: il non-Leader che predica la tenerezza, inneggia dolcemente alle coccole, propugna con levità la libera effusione: nei confronti degli avversari, di chi li vota, dei rappresentanti delle istituzioni, di sindacalisti, cameramen, giornalisti, e, di conseguenza, verso gli eletti del MoVimento meno allineati. Ma non come gesto provocatorio: come atto liberatorio, in grado cioè di affrancare tutti, in primis Grillo, dalle scorciatoie comode dell’insulto. Già, perché la cosa degradante del pestaggio verbale, più ancora della ferocia da curva che rivela, è il suo essere manipolatorio della realtà: ci si fabbrica dei bersagli-pupazzi facili da colpire, dei colpevoli agevoli, delle categorie pret-à-sbraiter (la Casta, i cadaveri putrefatti, i poteri forti, tutti quelli che non votano un certo MoVimento...) da inserire in un consolatorio quadretto in bianco e nero: da un lato il Bene dall’altro il Male. La Semplificazione Totale, Integrale (di natura totalitaria, integralistica) che non conosce dubbi, sfumature, interrogazioni su di sé. Ecco: ancor più sconvolgente della svolta educata, sarebbe la svolta sfumata, nel senso di un Grillo che scopre le sfumature, i chiaroscuri, le modulazioni. Svolta sconvolgente, ed educativa alla complessità e alla civiltà: magari i suoi seguaci non reagirebbero con epiteti contundenti ad un articolo come questo. Pensate: Grillo che inizia un non-comizio con “Chissà” o “Forse”. Che pubblica un post intitolato “Non saprei dire se”. Che propone, ma non impone, l’espulsione delle certezze assolute. Una svolta possibile? Chissà. Forse. Non saprei. La vedo difficile, ma non ho certezze assolute. l'Unità 17/06/13 Tutti i diritti riservati |