Ecco di seguito, uscita nella pagina delle lettere di Repubblica Genova
del 06/09/09, l'intervento dell'architetto Mauro Rossi sul lanternino relativo alla Moschea e la replica di Enzo.
Lettera sul Lanternino del 2/09/09 dell'architetto Mauro Rossi
Gentile Enzo Costa,
onorato per la immeritata citazione nelle sue 20 righe, approfitto
dell’inaspettata attenzione mediatica per esplicitare meglio il mio
pensiero.
E’ ovvio che prima che amministrativa, urbanistica, la questione
della nuova moschea di Genova è squisitamente politica, cioè riguarda
l’interpretazione ed il significato che la realizzazione di questa
dovuta
istituzione religiosa assume nei confronti della comunità genovese,
mussulmani compresi. Da questi ultimi, la raccomandazione che ci veniva
era quella di contrastare la creazione di moschee “fai da te” e
privilegiare, nello spirito di Maometto, un luogo pubblico, di
confronto interculturale, prima che di preghiera.
Sulla base di questa premessa politica, abbiamo risposto all’appello
lanciato dalla signora sindaco Vincenzi, nel luglio 2008, per
l’individuazione del sito, e, tramite il Presidente dell’Ordine degli
architetti della provincia di Genova, indicato una soluzione. Nessuna
risposta, nessuna analisi politica seria, poi la scelta tranchant del
Lagaccio.
Quello della moschea è soltanto uno fra la stupefacente moltitudine
di problemi che abbiamo dinanzi, di fronte ai quali abbiamo solo due
certezze: la prima è che quella dei prossimi anni è una partita che non
possiamo perdere, pena il declassamento e la marginalizzazione della
nostra città; la seconda è che l’unica speranza per vincerla è riunire
assieme ogni possibile risorsa. La sua attività ne è un prezioso
esempio.
Mauro Rossi – Membro Commissione Procedure Edilizie e Urbanistica – Ordine degli architetti della provincia di Genova.
Risposta di Enzo Costa
Mi rammarico per il mancato riscontro dell'amministrazione comunale
alla proposta degli architetti, ma ho qualche dubbio sul fatto che la
loro idea alternativa al Lagaccio (un edificio di piazza Cavour) non
avrebbe scatenato analoghe proteste di comitati più o meno organizzati.
Grazie, comunque, per le parole gentili e le argomentazioni garbate.
Elementi rarissimi, di questi tempi.
Enzo Costa
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